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100 anni in 10 party look
by Stylight

In tre minuti un video vi riporterà indietro nel tempo

Dagli anni ‘20 agli anni dieci del terzo millennio, le tendenze beauty e di moda si sono evolute da “ruggenti” a SWAG. In soli 3 minuti, vi presentiamo un viaggio lungo un secolo: Stylight, in collaborazione con Catrice cosmetics, ha selezionato e ricreato 10 look da party provenienti da 10 decadi. Perchè, incredibile a dirsi, anche alle mamme, alle nonne e alle bisnonne piaceva divertirsi. E, perché no, potrebbe essere la perfetta fonte di ispirazione per un look vintage impeccabile o per una festa a tema?

I “ruggenti” anni ‘20 sono l'era delle flapper: le giovani americane più trendy che si distinguono per il taglio alla maschietta e per gli abiti dalla silhoutte morbida che permettono libertà nei movimenti. Nel corso del decennio le gonne si accorciano per poter ballare il Charleston. Fumare e bere in pubblico, il contatto fisico, i capelli cortissimi, il trucco e lo stile personale nel vestire diventano diffusi e socialmente accettabili. Come si può vedere sulla nostra modella, il taglio più alla moda all’epoca è corto: per conferire più volume e movimento al bob vengono aggiunte onde e ricci. Possono essere ottenuti pizzicando i capelli con mollette oppure con l’aiuto di un arricciacapelli. L’attrice Louise Brooks è invece paladina del bob nella sua versione liscia. Gli occhi sono accentuati al massimo con sopracciglia basse e le labbra sono rigorosamente a cuore. 

 

  • Moda da party nel 1926

Con la crisi del '29, anche la moda deve adattarsi ad un periodo di ristrettezze economiche, con design e tessuti più semplici e meno stravaganti ed elementi di ispirazione militare introdotti nella moda femminile. I look più eleborati vengono sfoggiati di sera. Spalle sagomate, gonne longuette e colli di pelliccia: molta ispirazione per la moda viene dal grande schermo. Le sopracciglia sono molto sottili, modellate fino al minimo e ridisegnate: l’esempio più lampante è quello dell’attrice Jean Harlowe o di Greta Garbo. A completare il look, il make up è composto da rossetto nelle tinte del rosso, mascara e ombretto neri: l’ombretto viene applicato con una forma tondeggiante. L’incarnato è chiaro con l’uso di belletto e di cipria e l’hairstyle più in voga è quello corto e arricciato. La riga? Si porta di lato!

 

  • Moda da party nel 1936

Le spalle squadrate prendono il sopravvento e le spalline sono un elemento ricorrente nei completi tailleur gonna sartoriali: sono il vero segno di riconoscimento della moda del decennio.  Nel dopoguerra (1947), Christian Dior introduce il "New Look", con spalle più tondeggianti, punto vita strizzato e gonna a ruota. Nello stesso anno nasce la fragranza Miss Dior. I capelli si allungano. La chioma è più voluminosa, i ricci diventano vaporosi e spesso sono arrotolati e puntati sul capo.  Tra le calzature più iconiche? Le zeppe, con peep-toe. Oppure il mocassino, basso e pratico, preso in prestito dalla moda maschile. Il trucco, data la scarsa disponibilità di materie prime durante la seconda guerra mondiale, diventa più essenziale. Meno diafano del decennio passato, con labbra più piene e carnose. Completano il look cappellino e guanti in pelle da donna

 

Le curve sono il tratto distintivo dei canoni di bellezza anni ‘50. In Italia c'erano le cosiddette maggiorate come Sophia Loren o Gina Lollobrigida, mentre negli Stati Uniti c’era, in testa a tutte, Marilyn Monroe e lo stile pin-up. Il rossetto rosso fuoco e l’eye liner a coda di rondine sono gli essenziali del trucco dell’epoca, le sopracciglia diventano più folte e vengono scurite con la matita. Inoltre, quello di Marilyn è il neo di bellezza tra i più famosi di tutti i tempi: applicato sulla guancia usando una matita. I ‘50 sono anche gli anni dell’avvento del rock 'n' roll e dello stile ribelle con giacche di pelle per lui, delle gonne a ruota, dei tubini fascianti e delle ballerine per lei.  

Negli anni ‘60 inzia una rivoluzione che iniza con l’estetica mod e culminerà con il movimento hippie. La swinging London diventa il punto di riferimento per l’affermarsi di nuovi trend. Mary Quant crea il look protagonista della metà degli anni ‘60: miniabiti a trapezio e minigonne, abbinati a collant e stivali go-go. Le fantasie optical predominano e si apprezza la psichedelia del tye die. Gli anni ‘60 hanno le loro icone fashion, che dettano i trend in campo beauty: la first lady Jackie Kennedy e Audrey Hepburn incarnano lo stile più bon-ton. Twiggy, la modella più celebre dell’epoca, rende popolare un aspetto più androgino. L’attenzione è tutta sugli occhi, valorizzati da ciglia finte, eyeliner in abbondanza, ombretti colorati. Ma la moda prevede anche forme più morbide e look sexy, incarnati da un’altra icona dei ‘60: è Brigitte Bardot, che ha reso popolare la scollatura omonima e la cotonatura beehive, un segno distintivo dell’epoca.

 

Gli abiti anni ‘70 sono ancora influenzati dal movimento hippie e dal post Summer of Love. E’ in questa decade che nasce la disco music ed esce “La febbre del sabato sera” (1977). A metà degli anni ‘70 l’abbigliamento è molto colorato e i pantaloni a zampa di elefante sono la norma, abbinati a zeppe e dolcevita. In questa decade convivono gonnellone ampie in stile etnico e jumpuit scintillanti da sfoggira sulla pista da ballo, hairstyle 100% al naturale con fasce colorate e chiome voluminose ispirate alle Charlie's Angels. L’ombretto d’ordinanza è nei toni dell’azzurro e le labbra sono glossy. Il mondo viene visto attraverso lenti colorate e oversize. Che fossero stivali o sandali in pelle da donna, i denominatori comuni erano tacchi quadrati e plateau esagerati. 

Gli ‘80 portano alla ribalta Michael Jackson, Flashdance, la principessa Diana e Dynasty. “Less is more” è un motto che non appartiene a questi anni. La moda si concentra sul colore, sui volumi e sulla sperimentazione. E' di questi anni l’avvento del mascara blu e dell’ombretto giallo, dei capelli cotonati fino all’inverosimile, del frisé e delle spalline esagerate. Lo stile androgino impazza e la distinzione fra maschile e femminile si fa più sottile, complici le tendenze di moda unisex: le Converse alte, i Wayfarers e i calzini multicolor. All’inzio del decennio le donne preferiscono toni neutrali, ma a partire dalla metà della decade tutto è permesso: colori neon, firme e nomi di brand in primo piano e perfino capi di abbigliamento che si possono indossare al contrario. Le cinture alte in vita, i braccialetti e le collanine erano i migliori alleati per accessoriare gli outfit, al grido di "Girls just wanna have fun".

 

Chi non ha mai ballato al ritmo di “Wannabe” delle Spice girl negli anni ‘90? Crop top, maglioni a dolce vita e pantaloni a vita alta. In questi anni telefilm come Baywatch e Beverly Hills 90210 dominano i palinsesti e influenzano lo stile di milioni di adolescenti. Fantasie e pullover improbabili e, più tardi, le zeppe delle Buffalo si diffondono a macchia d’olio in questi anni. Nei ‘90 clubbing è sinonimo di musica elettronica. Sono anche gli anni del grunge e della camicia di flanella, dei codini, che invadono le teste delle fashioniste più convinte, e dei capelli raccolti. Per quanto riguarda il makeup prevalgono i colori neutri: le labbra sono color mattone e il contorno labbra visibilmente definito. Che dire? L’abito aderente con stampa leopardata, completo di borsa argentata, indossato dalla nostra modella risveglia la Geri Haliwell in noi.  

 

I pantaloni a vita bassa sono i protagonisti di inizio millennio, in ogni loro declinazione.  Resi popolari da icone pop come Britney Spears, hanno una zampa più larga all’inizo della decade e poi diventano skinny e boyfriend. Possiamo citare questi anni senza far cenno agli stivali UGG? Le calzature australiane sono diventate le più comode it-shoes di tutti i tempi quando Oprah Winfrey li ha inseriti nella lista delle "Favorite Things" nel suo programma tv nel 2000. La conseguenza è un boom di vendite senza precendenti per il brand. Per le uscite serali, la moda femminile inizia a tingersi di colori metallici e prevede tessuti lucidi, anche il makeup può tingersi di riflessi dorati oppure essere smokey. 

 

E’ ancora presto per riassumere in maniera incisiva questa decade, ma non vediamo l’ora di scoprire tutto quello che il 2016 ha da offrirci! Una cosa è certa: i trend impazzeranno sui social e verranno documentati da un numero incalcolabile di selfie. Il must che mette d'accordo tutti è: rimanere connessi. Il 2016 è infatti l’anno in cui la moda incontra la tecnologia!

Qual è il tuo look vintage preferito?